Lettera
Cara Chiesa, non so più a chi rivolgermi e anche tu non mi vieni in aiuto. Ci parli di Dio ma sai bene che nessun dio è mai venuto in soccorso dell'umanità. Nella lotta tra bene e male, l'uomo è sempre stato solo. Già nel racconto biblico si comincia con un delitto: «Che hai fatto Caino? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo dove seli nato...» dunque, dio ha udito benissimo il grido del fratello ucciso, ma non ha fatto nulla per trattenere la mano fratricida. E adesso? Cosa sta accadendo a tutti noi? Come abbiamo fatto a ridurci così? troppo spesso ho la sensazione di non sentirmi in relazione con gli altri. Anche con le persone che mi sono più vicine. Mi trovo in uno stato confusionale, come se ognuno parlasse per conto proprio annaspando nel nulla.
Sono convinto che tutto l'Occidente - e questa nostra Italia sempre più sfiduciata e incapace di nuovi slanci abbia bisogno di un supplemento d'anima. Quel Gesù di Nazareth, falegname e maestro, col suo esempio può farci ancora ritrovare la gioia di come spendere il bene prezioso della nostra esistenza. Invece tu, vecchia Chiesa che hai innalzato tanti altari di Cristo, sembri averlo dimenticato. Proprio tu! ecco perché oggi molti s'interrogano: «Quale sarà il luogo delle beatitudini dove il Maestro tornerà all'appuntamento coi nuovi discepoli di questo nostro tempo?...». Sei davvero tu, Chiesa cattolica, la casa aperta non solo ai cristiani obbedienti, ma anche a coloro che cercano dio nella libertà, oltre i loro dubbi? Assisto sconsolato a quanto sta accadendo in Vaticano in questi ultimi mesi: intrighi, processi, scandali di pedofilia, movimenti di capitali nelle banche della stessa Chiesa. Il compianto cardinal Martini, nel momento estremo del suo congedo ci ha lasciato il suo ammonimento: «Siamo una Chiesa rimasta indietro di duecento anni, una Chiesa carica di addobbi e orpelli...». Una Chiesa ricca per i ricchi.
Ho nella mente un turbinare di interrogativi che non mi danno tregua. Quanti anni sono passati dal Concilio Vaticano II? E dal poverello di Assisi cosa abbiamo imparato e poi trascurato? E dai martiri di ogni tempo e di ogni fede? Cattolici, protestanti, ortodossi: eppure eravamo tutti ai piedi della stessa Croce. Ma cosa sono duemila anni nella storia dell'umanità? Ne sono trascorsi appena cinquanta dal Concilio Vaticano II e troppo poco è rimasto della buona novella di quella straordinaria assemblea di fedeli. E che grande fermento: in quei giorni si sentì la brezza di una nuova primavera. Giovanni XXIII scosse la sonnolenza di una Chiesa che si affidava più alla "liturgia del rito" che alla "liturgia della vita". E tutto il mondo, cristiano e no, accolse l'invito ad aprire menti e cuori perché entrasse nella Casa di Cristo aria fresca e luce limpida. Ma poco è davvero cambiato nella Chiesa di Roma. Né dopo il Concilio né dopo duemila anni di cristianità.
Ancora una volta, come dopo quella notte nel Getzemani, qualcuno ha tradito. Ancora una volta, su tutti i monti degli ulivi, Gesù è uno sconfitto. Siamo tutti degli sconfitti.
Ermanno Olmi - Da Lettera a una Chiesa che ha dimenticato Gesù, Piemme
💥Prima di seguire pedestremente la chiesa (volutamente in minuscolo) facciamoci qualche domanda e critichiamo pure se questo può servire a salvarla. Questa è vera fede. Questo consiglio è per la "signora devota".
non credo nella lotta tra bene e male
RispondiEliminaAh no? Esiste la perfezione?
Eliminain me sì :)
Eliminaa parte gli scherzi: non credo nella lotta, che sia in corso una lotta
Beato te, ti invidio. Io vedo solo il prevalere del male ultimamente.
EliminaTu conosci la perfezione perché sei un alieno🤣🤣🤣💚👋